“Mi lego le cose al dito. Perfino le mancanze, specialmente le
bugie. Parto sempre il quinta,fissa, mai gradualmente. Mai a modo. Mi
rannicchio, tipo posizione fetale, e mi tuffo a bomba. Sia dagli
scogli. Sia nelle persone. Mi fido di quello che provo,di ciò che
sento. E corro sempre il rischio di vivermi un'emozione. Quando sono
taciturna qualcosa non va. Ho concesso trilioni di possibilità. Ho
capito che le persone vogliono distruggere, insultare e demolire. Sono
poche le persone che tentano sempre di avere una parola positiva per
te, le persone che ti vogliono aiutare. Non capiscono che se non si ha
niente di bello da dire, sarebbe meglio stare in silenzio. A me invece
piace fare i complimenti perché mi sembra meraviglioso, il modo in
cui, con le giuste parole, la giornata di una persona possa cambiare
in meglio. Ho messo toppe su innumerevoli strappi. E poi mi sono resa
conto che, in quella maniera lì, non stavo amando, ma stavo
annientando me stessa.E poi sono stata da sola, fino a quando non ho
capito cosa fosse realmente l'amore. Non abbiate paura di stare soli,
mai. Peggio dello star da soli c'è soltanto lo stare con chiunque. Ho
riso fino alle lacrime e ho pianto fino ad addormentarmi. Sono fatta
così. A volte paranoica. A volte sul ‘ma-cosa-me-ne-frega”. Ma
metto tutta me stessa. In tutto quello che faccio. Ed anche se è un
dato di fatto che si possa migliorare, non credo d'essere, poi,così
tanto sbagliata.“ Sono qui per te. Ari, Verona